I consiglieri comunali del Partito Democratico, Alessandro Russo e Felice Calabrò, hanno indirizzato una lettera aperta al sindaco Federico Basile e al vicesindaco e assessore con delega ai rapporti con ATM, Salvatore Mondello. Il tema centrale è l’assenza della presidente di ATM, Carla Grillo, e del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’azienda, che non si sono presentati all’ultima seduta della commissione consiliare dedicata ai trasporti, nonostante la convocazione unanime deliberata in precedenza.
Nella lettera, i consiglieri evidenziano come l’assenza del CdA non rappresenti “certamente un buon inizio”. Spiegano che la seduta, programmata per lunedì scorso, era stata concordata con il nuovo vertice aziendale e con il vice direttore generale Bressan. L’incontro avrebbe dovuto affrontare due temi fondamentali:
- Le modalità di individuazione degli stalli di “smart parking” in centro città.
- Le conseguenze della mancata approvazione, da parte dei lavoratori, del referendum sulla contrattazione di secondo livello.
“La nota con cui il Presidente del nuovo CdA ha laconicamente comunicato l’assenza lascia sinceramente esterrefatti,” dichiarano Russo e Calabrò, che sottolineano come tale comportamento rechi pregiudizio nei confronti del Consiglio comunale e della sua funzione di controllo.
I consiglieri ricordano che il Consiglio comunale ha il diritto e il dovere di ascoltare i vertici delle società partecipate. “Non può essere il CdA aziendale a decidere a priori quali argomenti discutere o meno in commissione. Se necessario, spetta alla commissione decidere di sospendere la trattazione di determinati punti, soprattutto se questi richiedono approfondimenti o competono ad altri tavoli di concertazione sindacale.”
L’assenza del CdA è stata quindi definita “un’occasione persa”, spingendo i consiglieri a censurare il comportamento degli organi aziendali e a richiedere un intervento immediato del sindaco e del vicesindaco.
Un punto critico sollevato dai consiglieri riguarda “l’utilizzo reiterato e diffuso del lavoro straordinario in ATM”. Nel documento si legge:
“Il clima di scontro in essere presso la partecipata impone un’attenzione particolare affinché siano garantiti il rispetto dei diritti dei lavoratori e la qualità del servizio per l’utenza. Chiediamo un intervento tempestivo per verificare se il ricorso al lavoro straordinario non nasconda in realtà una carenza di organico.”
Secondo Russo e Calabrò, il ricorso sistematico al lavoro straordinario potrebbe violare le normative vigenti in materia di sicurezza e rispetto dei contratti, in particolare riguardo:
- Il mancato rispetto dei tempi di recupero e riposo.
- I limiti orari di lavoro.
- La corretta corrispondenza economica per le ore straordinarie.
“Il lavoro straordinario deve essere uno strumento eccezionale, non un mezzo ordinario per sopperire a insufficienze organiche che andrebbero colmate con nuove assunzioni.”
I consiglieri invitano dunque sindaco e vicesindaco a vigilare con attenzione sulle conseguenze di queste problematiche, affinché ATM operi nel rispetto delle normative e dei diritti dei lavoratori, senza gravare ulteriormente su di loro per sopperire a carenze strutturali o gestionali.