Presentati i punti di ascolto “Antenne” per contrastare il gioco d’azzardo patologico

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Presentati i punti di ascolto “Antenne” per contrastare il gioco d’azzardo patologico

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mercoledì 27 Novembre 2024 - 12:37

Si è tenuta oggi la conferenza stampa per il lancio del progetto “Antenne”, un’iniziativa promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina in collaborazione con enti del terzo settore e istituzioni locali, per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Il progetto prevede l’apertura di quattro punti di ascolto sul territorio provinciale, che offriranno supporto, informazioni e percorsi di recupero per le persone colpite da questa dipendenza.

“Siamo lieti di annunciare la gestione di punti di ascolto sul territorio, un’iniziativa fondamentale per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo e fornire supporto a chi ne è colpito. – ha dichiarato il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Cuccì – I dati mostrano un aumento preoccupante dei casi legati al gioco. Messina è la prima provincia in Sicilia, e Patti il secondo Comune in Italia. Per questo motivo, abbiamo deciso di ampliare la nostra assistenza. Questi punti rappresentano un’opportunità per i cittadini di ricevere informazioni, supporto e orientamento verso percorsi di recupero. Ci impegniamo a lavorare in sinergia con le comunità locali per sensibilizzare e informare sui rischi del gioco d’azzardo, promuovendo stili di vita sani”.

Cuccì ha poi aggiunto:

“Auspichiamo che si utilizzino questi servizi, perché il primo passo verso la soluzione dei problemi legati al gioco patologico è riconoscerli e chiedere aiuto”.

Il progetto si avvale della collaborazione di molteplici realtà locali. Alla conferenza erano presenti, tra gli altri, il direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp, Giuseppe Rao, Pietro Russo del Serd, Domenico Incorvaia del Centro di Solidarietà F.A.R.O., l’assessora comunale alle politiche sociali Alessandra Calafiore e il portavoce della Questura, Salvatore Gulizia.

“Questi spazi d’ascolto – spiega Giuseppe Rao – sono dedicati a fornire supporto e informazioni a coloro che affrontano problematiche legate al gioco, promuovendo la consapevolezza e la sensibilizzazione sui rischi associati. L’Asp sta inoltre predisponendo uno strumento elettromedicale: una stimolazione magnetica transcranica per intervenire sui soggetti con gravi problemi patologici. Un approccio integrato tra istituzioni, associazioni e comunità è essenziale per affrontare efficacemente questo fenomeno e per offrire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno”.

L’assessora Alessandra Calafiore ha sottolineato “l’importanza di interventi che mirino a sensibilizzare la comunità sui rischi legati al gioco e a fornire supporto a chi ne è colpito”. Ha poi ribadito la necessità di collaborare con diverse realtà, come associazioni, servizi sociali e istituzioni, per implementare campagne informative e programmi di prevenzione, assicurando il pieno impegno dell’amministrazione comunale.

Anche Pietro Russo del Serd ha evidenziato il valore del progetto:

“Il progetto ‘Antenne’ rappresenta un passo decisivo nella nostra lotta contro il gioco d’azzardo, mirato a sensibilizzare e supportare le persone vulnerabili. Attraverso ‘Antenne’, intendiamo creare una rete di ascolto e intervento che possa captare e rispondere alle necessità delle comunità maggiormente colpite dal gioco d’azzardo”.

Domenico Incorvaia del Centro di Solidarietà F.A.R.O. ha aggiunto: “Offriamo servizi di ascolto e supporto per affrontare le difficoltà legate al gioco d’azzardo, aiutando le persone a costruire relazioni più sane con il gioco. Il nostro obiettivo è creare una rete di protezione sociale per dare punti di riferimento per la prevenzione e il sostegno”.

Gli sportelli di ascolto saranno co-gestiti dall’Asp, tramite il Dipartimento di Salute Mentale, e da enti del terzo settore storicamente impegnati nell’ambito delle dipendenze patologiche, tra cui il Centro di Solidarietà “F.A.R.O.”, la cooperativa sociale “Santa Maria della Strada”, l’associazione Le.Lat., la Fondazione Antiusura “Padre Pino Puglisi” e il “Centro Studio Horus”. Tra i partner anche l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, tramite la Caritas diocesana.

I punti di ascolto sono dislocati in quattro aree strategiche del territorio provinciale: Sant’Agata di Militello per l’area tirrenica, Merì per il comprensorio di Milazzo e delle Isole Eolie, Santa Teresa di Riva per l’area ionica, e Messina come capoluogo.

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