Aeroporto del Mediterraneo: il sindaco Basile non è convinto

La recente presentazione del progetto per la realizzazione di un aeroporto internazionale nella Valle del Mela, discussa in “Commissione Ponte”, ha acceso un vivace dibattito tra curiosità, scetticismo e analisi sulla fattibilità e sostenibilità economica di un’opera di tale portata.

Si tratta di un’infrastruttura che promette di avere un impatto significativo sul territorio della provincia di Messina e che ora molti osservano con attenzione per capire quale potrà essere il suo destino.

Il progetto, denominato “Aeroporto del Mediterraneo”, è promosso dalla Sciara Holding Ltd, una società con sede a Londra. Il suo CEO, Fabio Bertolotti, ha illustrato un piano ambizioso, parlando di un investimento interamente privato che potrebbe oscillare tra i 500 e gli 800 milioni di euro. L’idea include anche una “metropolitana del cielo” con dirigibili che collegherebbero tutti gli aeroporti siciliani, un’iniziativa che ha catturato l’interesse ma sollevato anche dubbi sulla sua concreta attuabilità.

Tra i più critici si è espresso Alessandro Russo, consigliere comunale del Partito Democratico, che in una nota ha evidenziato numerosi interrogativi sulla fattibilità del progetto. Russo ha ricordato le difficoltà già emerse in passato per progetti analoghi nella stessa area, che avevano incontrato ostacoli nell’iter autorizzativo.

Alla presentazione del progetto, trattandosi di un incontro di commissione, non era presente il sindaco Federico Basile. Tuttavia, da più parti è stata sollecitata una sua chiara presa di posizione su un tema che potrebbe avere importanti ricadute economiche e sociali per la città e l’intera provincia. Il sindaco si è in seguito espresso in questo modo:

“È un’idea affascinante di circa 10-12 anni fa, era stato inserito tra le opere compensative del Ponte, non so se oggi può essere attuale, visto anche il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria, che nell’ultimo anno sta vivendo una seconda vita, però è giusto che gli imprenditori si facciano avanti con idee di questo tipo, ci saranno tavoli e tempi per capire se questo progetto può camminare con un ragionamento generale che si sta portando avanti. I tecnici potranno poi capire se ve ne è la necessità.”

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