Fondi Pinqua, il si di Legambiente e Adis rinnova la polemica

La lettera di Legambiente dei peloritani e di Adis che approva i progetti di riqualificazione urbana collegati ai fondi Pinqua (qualità dell’abitare) e che hanno ottenuto il finanziamento da parte del Governo Meloni, ha innescato nuovamente la polemica sulla questione.

L’ultimo a rispondere è Alessandro Cacciotto, presidente della III Municipalità, peraltro citato nella lettera delle due associazioni assieme al collega Raffaele Verso.

“Sulle possibili nuove costruzioni da realizzare a Fondo Fucile e Bisconte con i fondi PINQUA, apprendo che c’è chi, avendo un proprio pensiero sul tema, da del penoso e demagogico a chi, come il sottoscritto, si limita a prendere atto non solo di alcune fallimentari esperienze edificatorie passate, che hanno messo in piedi veri e propri casermoni, ma anche del sentimento, cosa di non poco conto, di chi, dovrebbe “subire”territorialmente l’azione edificatoria. Aver lamentato poi l’assenza di condivisione dei progetti con alcune Istituzioni e soprattutto con il territorio non significa essere penoso o demagogico quanto piuttosto realistico e tendente al coinvolgimento piuttosto che “subire” scelte calate dall’ alto.Evidenziare che probabilmente una rimodulazione del progetto, con un edilizia più dolce, possa contemperare da una parte il diritto alla casa e dall’ altra la rigenerazione urbana non significa essere penoso o demagogico quanto piuttosto avere probabilmente una visione bilanciata delle cose. Evidenziare che probabilmente i residenti delle zone in cui dovrebbero essere costruiti i nuovi palazzoni a 6 ed 8 piani vorrebbero conoscere anticipatamente il loro destino non significa essere penoso o demagogico quanto piuttosto farsi interprete del sentimento della gente, di quella stessa gente che abita i territori interessati e che ancora non sanno se con i nuovi palazzi dovranno o meno lasciare la loro abitazione.Insomma credo che ognuno abbia il sacrosanto diritto di dire la propria ma comprendo anche che il garbo non appartiene a tutti. Credo dunque che l’ Amministrazione Comunale faccia bene, rendendosi probabilmente conto, a rivedere la proposta edificatoria legata ai fondi PINQUA, cercando di bilanciare l’interesse alla casa con l’interesse ad una rigenerazione urbana che tante periferie ancora oggi attendono” dichiara Cacciotto.

Prima di lui erano intervenuti il segretario provinciale PD Armando Hyerace, che aveva espresso in precedenza dubbi sui progetti e che ha difeso il ruolo propositivo del partito, espresso anche in Consiglio comunale, e il capogruppo in aula di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni.

“Oltremodo curiosa questa posizione. Quantomeno inspiegabile oltretutto. Affermare che l’importante sia non perdere i finanziamenti non significa spenderli ad ogni costo anche se in modo inappropriato o addirittura dannoso. Il Risanamento non è solo un’operazione che fa fronte ad un disagio abitativo ma anche un’opportunità per rivedere e migliorare la qualità di vita e vivibilità della città per i cittadini messinesi. Chi, per una vita, ha chiamato casa strutture improponibili, non sicure, e spesso precarie e abusive ha il sacrosanto diritto ad un’abitazione dignitosa ma non certo realizzata come a voler dare vita ad un ghetto. E men che meno avrebbe senso giustificare abnormi colate di cemento solo perché il budget è tale da coprire la realizzazione di più palazzine di quante le esigenze reali necessitino. Che proprio un’associazione ambientalista come Legambiente Peloritani si ponga in questa maniera mi stranisce non poco. Le osservazioni e le proposte avanzate dal Partito Democratico, sono state condivise trasversalmente sia dai sindacati degli inquilini che da qualche consigliere comunale e dai due presidenti dei quartieri interessati.Proposte, queste, peraltro, solo dopo, condivise anche dall’assessore Mondello che ha parlato di un generico “ridimensionamento” dei progetti. Inviterei le associazioni a verificare meglio le nostre proposte che puntano a coniugare la risoluzione dell’emergenza abitativa con quella di un reale risanamento e rigenerazione urbana” ha affermato Hyerace.

“Sarebbe certamente più corretto, dopo la presa di posizione sui fondi Pinqua, che Legambiente dei Peloritani si ridenominasse in Legambiente dei….Palazzinari! Al netto del fatto che personalmente ho espresso la mia chiara contrarietà solo sui 40 alloggi dell’Annunziata mentre su Bisconte in particolare ho chiesto un nuovo approfondimento e una opportuna condivisione dei progetti – ha detto Gioveni – non ci si può sottrarre dallo stropicciarsi gli occhi leggendo la nota di Colavecchio e compagni. Basta leggere la Mission dell’associazione per capire come la nota rappresenti una sorta di tradimento ideologico verso tutti coloro che, aderendovi, tuttora combattono contro l’inquinamento atmosferico, contro la cementificazione selvaggia e operano in difesa delle aree verdi e per la salvaguardia dei beni paesaggistici. Perché – si è chiesto il consigliere – anziché esternare pensieri scriteriati definendoci addirittura ‘contestatori’, i rappresentanti di Legambiente non chiedono ai bambini dell’Annunziata (gli stessi che se è il caso hanno partecipato ad una loro iniziativa denominata ‘festa dell’albero’) in quale parco o villetta vanno a giocare dopo la scuola? Oppure – ha insistito l’esponente di FdI – perché non chiedono ai residenti della miriade di complessi residenziali che si trovano intrappolati nella strettissima carreggiata a ridosso del torrente Annunziata se gradiscono che altre 40 famiglie, magari possessori ognuna di due autovetture, facciano loro compagnia mentre si ‘imbudellano’ nel caos viario della zona a respirare gas di scarico? Chissà, può darsi che siano quegli stessi residenti che avranno partecipato a un’altra loro iniziativa per l’ambiente, ‘EcoATTIVIamoci’ e che quindi, anche loro, saranno rimasti basiti da queste dichiarazioni! Quindi per cortesia – ha concluso Gioveni – l’associazione ci risparmi almeno l’ipocrisia di nascondere il suo chiaro sostegno a questa Amministrazione dietro questa presa di posizione dissennata, perché noi ‘contestatori’ con un po’ di pelo sullo stomaco non abbiamo di certo il prosciutto negli occhi!.”

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