La presa di posizione che non ti aspetti. In una “lettera aperta alla città”, Legambiente dei peloritani, assieme ad Adis (Associazione democratici inquilini siciliani), si schiera a favore dei progetti finanziati con i fondi Pinqua per le aree ex baraccate di Bisconte, Fondo Fucile ed Annunziata, fortemente criticate da molti esponenti dell’opposizione, tra cui il segretario provinciale PD Armando Hyerace, il capogruppo della Lega Cosimo Oteri, ma anche i presidenti delle Municipalità interessate Alessandro Cacciotto e Raffaele Verso.
Il timore di chi ha criticato è stato che questi progetti si tramutino in palazzoni e colate di cemento in stile “Vele di Scampia”. Un rischio che chiedono di scongiurare.
“Appare a nostro avviso penoso e demagogico che, adesso che i progetti sono in fase esecutiva, due consiglieri comunali (su 32) e due presidenti di quartiere chiedano di ridimensionare un progetto, premiato per la qualità dell’abitare, dopo quattro anni dall’ottenimento del finanziamento” attaccano invece le due sigle, rappresentate dai presidenti Enzo Colavecchio e Giuseppe Frisone.
“Se l’azione dei contestatori avesse successo, ostacolando la costruzione di case da assegnare ai baraccati, la conseguenza sarebbe un ulteriore e grave ritardo nel Risanamento, visto che l’acquisto di alloggi da privati (che noi condividiamo) procede in realtà con molta lentezza. Lo testimonia il numero esiguo degli acquisti” incalzano.
“Oltremodo curiosa questa posizione. Quantomeno inspiegabile oltretutto. Affermare che l’importante sia non perdere i finanziamenti non significa spenderli ad ogni costo anche se in modo inappropriato o addirittura dannoso. Il Risanamento non è solo un’operazione che fa fronte ad un disagio abitativo ma anche un’opportunità per rivedere e migliorare la qualità di vita e vivibilità della città per i cittadini messinesi. Chi, per una vita, ha chiamato casa strutture improponibili, non sicure, e spesso precarie e abusive ha il sacrosanto diritto ad un’abitazione dignitosa ma non certo realizzata come a voler dare vita ad un ghetto. E men che meno avrebbe senso giustificare abnormi colate di cemento solo perché il budget è tale da coprire la realizzazione di più palazzine di quante le esigenze reali necessitino. Che proprio un’associazione ambientalista come Legambiente Peloritani si ponga in questa maniera mi stranisce non poco. Le osservazioni e le proposte avanzate dal Partito Democratico, sono state condivise trasversalmente sia dai sindacati degli inquilini che da qualche consigliere comunale e dai due presidenti dei quartieri interessati. Proposte, queste, peraltro, solo dopo, condivise anche dall’assessore Mondello che ha parlato di un generico “ridimensionamento” dei progetti. Inviterei le associazioni a verificare meglio le nostre proposte che puntano a coniugare la risoluzione dell’emergenza abitativa con quella di un reale risanamento e rigenerazione urbana” ha replicato alle due associazioni Armando Hyerace.
Nell’immagine in evidenza il presidente di Legambiente dei peloritani Enzo Colavecchio.