I consiglieri comunali Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, e Giuseppe Villari, capogruppo Misto, hanno formalmente richiesto al presidente del Consiglio Comunale di Messina, Nello Pergolizzi, la convocazione di una seduta straordinaria entro 15 giorni.
All’ordine del giorno l’urgenza di scongiurare la chiusura definitiva, prevista per il 20 gennaio 2025, degli uffici postali di Camaro Inferiore, Massa San Giorgio e San Filippo Superiore.
Alla seduta saranno invitati il sindaco Federico Basile e il responsabile dell’Ufficio Relazioni Istituzionali Territoriali di Poste Italiane per la Sicilia.
Secondo quanto sostengono i consiglieri, la chiusura di questi tre presìdi postali potrebbe avere conseguenze gravi per migliaia di cittadini, soprattutto anziani, che sarebbero costretti a spostarsi in sedi più lontane, spesso inaccessibili per chi non dispone di mezzi di trasporto.
Camaro Inferiore: La chiusura lascerebbe l’intera vallata di Camaro con un unico ufficio operativo, quello di Camaro Superiore. Tale sede dovrebbe servire non solo i residenti di Camaro Superiore, ma anche le popolazioni di Camaro San Paolo, Camaro San Luigi, Bisconte e Catarratti, creando inevitabili situazioni di sovraffollamento.
Massa San Giorgio: Questo ufficio è il riferimento per gli abitanti di Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia e Massa San Nicola. La chiusura obbligherebbe gli utenti a rivolgersi agli uffici di Castanea, Spartà o addirittura Villafranca Tirrena, fuori dal Comune di Messina.
San Filippo Superiore: La chiusura costringerebbe gli utenti a spostarsi presso gli uffici di Santa Lucia o Villaggio Aldisio, aggravando ulteriormente il disagio di chi risiede in queste aree.
I consiglieri Gioveni e Villari definscono le chiusure previste “inaccettabili” e chiedono al Consiglio Comunale di attivarsi immediatamente per trovare una soluzione.
“Il nostro obiettivo è scongiurare la chiusura di questi uffici postali, che rappresentano servizi essenziali per le comunità locali,” dichiarano i firmatari.
La convocazione di un tavolo tecnico con Poste Italiane e l’Amministrazione comunale viene ritenuta indispensabile per discutere alternative e garantire il mantenimento dei servizi nei territori interessati.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere della Terza Municipalità Nunzio Signorino:
“Nella qualita’ di consigliere della terza municipalità incontrando e ascoltando i cittadini di Camaro San Luigi, Camaro San Paolo, Bisconte, Catarratti e Fondo Pistone, ho riscontrato grande agitazione e amarezza per la prossima chiusura dell’unico ufficio postale della loro zona, fissata per il 20 gennaio 2025. Personalmente ho già avviato delle interlocuzioni con Poste italiane e mi è stato riferito che l ufficio postale di Camaro San Luigi chiuderà definitivamente perchè la poca utenza che si reca in questa sede non ne giustifica l’esistenza, ritenendo opportuno anche dislocare i dipendenti in altri uffici con maggiore affluenza”.
Signorino dice di non condividere “questa scelta di Poste italiane, in quanto si andrebbe ad intasare l’unico ufficio postale esistente, ossia quello di Camaro Superiore, dove si riverserebbe l’ intera utenza. Tempestivamente ho voluto affrontare questo problema in una seduta di commissione consiliare, lanciando la proposta di realizzare un nuovo ufficio postale nell’ex autorimessa di proprietà di Poste Italiane, situata in via Polveriera, a ridosso del campo di calcio. Si tratta di un edificio molto grande su due piani, oggi abbandonato nel degrado più assoluto ma che potrebbe diventare un ufficio postale di nuova generazione, con ampi spazi, un edificio che per la posizione strategica in cui si trova, potrebbe abbracciare tutto il comprensorio.”
“Ho ritenuto opportuno coinvolgere l’intero consiglio della terza Circoscrizione in quanto tutti hanno a cuore il presidio postale di Camaro San Luigi e insieme possiamo interloquire con l’amministrazione e con i vertici di Poste Italiane per trovare una soluzione a questo problema che certamente non può colpire ulteriormente i villaggi della nostra città spesso dimenticati!” conclude il consigliere.