Un’accusa infamante. Estorsione ai danni dei proprie dipendenti. Un autentico calvario giudiziario per l’imprenditore barcellonese, finito alla sbarra per un’accusa che la stessa Corte d’Appello ha ritenuto non esistere. “Assolto perché il fatto contestato non sussista: della serie “Abbiamo scherzato”.

Finisce l’incubo per l’imprenditore 60enne, durato anni, durante i quali ha dovuto difendersi anche agli occhi dell’opinione pubblica, rispetto ad una vicenda che l’ha visto uscire in maniera “linda”.

La Corte d’Appello di Messina ha emesso ieri il verdetto, dopo la sentenza con rinvio della Cassazione che aveva rispedito il fascicolo al Tribunale di Messina.

Bonina era accusato di avere commesso una estorsione ai danni di 22 propri dipendenti, ma le accuse si sono rivelate infondate. L’imprenditore è stato difeso dai legali Francesco Aurelio Chillemi e Vittorio Manes, rispettivamente del foro di Barcellona Pozzo di Gotto e Bologna.