La provincia di Bergamo si aggiudica la 35ª edizione della classifica sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore. A seguire, sul podio, Trento e Bolzano, mentre completano la top ten Monza, Cremona, Udine, Verona, Vicenza, Bologna e Ascoli Piceno.
Le province sono suddivise in diverse aree tematiche. Ecco le prime classificate:
Biella è in testa per ricchezza e consumi.
Milano brilla per affari e lavoro.
Brescia si distingue per ambiente e servizi.
Bolzano conquista il primo posto per demografia, salute e società.
Ascoli Piceno eccelle in giustizia e sicurezza.
Trieste si conferma leader in cultura e tempo libero.
La provincia di Messina scende al 91° posto, perdendo due posizioni rispetto al 2023. Particolarmente preoccupante il dato relativo alla qualità della vita per bambini, giovani e anziani, dove si classifica al 104° posto, superando solo Palermo, Crotone e Reggio Calabria.
Le ultime 28 posizioni della classifica sono tutte occupate da province del Sud Italia e delle Isole. Tra queste: Catania (83ª), Trapani (85ª), Agrigento (96ª), Siracusa (104ª).
Palermo si ferma al 100° posto, seguita da Napoli (106ª) e Reggio Calabria, fanalino di coda al 107° posto.
Le ultime posizioni in classifica: 91° Messina, 92° Salerno, 93° Sud Sardegna, 94° Taranto, 95° Isernia, 96° Agrigento, 97° Enna, 98° Caltanissetta, 99° Foggia, 100° Palermo, 101° Caserta, 102° Cosenza, 103° Vibo Valentia, 104° Siracusa, 105° Crotone, 106° Napoli, 107° Reggio Calabria.
Il divario tra Nord e Sud si conferma marcato, sottolineando le difficoltà strutturali e socio-economiche che continuano a penalizzare le province meridionali, lasciando spazio a riflessioni su interventi urgenti per colmare il gap con il resto del Paese.