Gli indici dei prezzi al consumo di novembre 2024 sono stati elaborati secondo l’impianto dell’Indagine sui Prezzi al Consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, che ha consentito di ridurre al minimo le mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei Prezzi al Consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).
Nella città di Messina nel mese di novembre 2024 si registra un incremento tendenziale del 1,1% e un decremento congiunturale del -0,2% dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), bevande alcoliche e tabacchi (3%), abbigliamento e calzature (1,5%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+2,5%) e altri beni e servizi (+2,9%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,5%), trasporti (-1,4%) e comunicazioni (-3,7%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di novembre 2024:
Prodotti per fumatori: si registra un aumento congiunturale degli articoli per fumatori (+0,9%).
Energia elettrica e gas di rete: nel mercato libero si riscontra un aumento, in termini congiunturali, del gas di città e gas naturale (+1,4%; -2,5% il tendenziale) a fronte di una diminuzione dell’energia elettrica (-2,5%; -13,2% il tendenziale). Nel mercato tutelato un aumento del gas di città e gas naturale (+4,3%; +18,9% il tendenziale). Aumenta anche l’energia elettrica per le famiglie in transizione (+0,7%; 0,0% il tendenziale). Gli aumenti delle tariffe del gas dipendono dall’aumento dei prezzi all’ingrosso, a loro volta dovuti all’incremento delle quotazioni della materia prima, che nel quarto trimestre dell’anno risentono storicamente dell’avvio della stagione fredda.
Prodotti farmaceutici e integratori: si riscontra un decremento congiunturale e un aumento tendenziale nei medicinali di fascia C – sop e otc (-0,1%; +5,1% il tendenziale) e negli integratori alimentari (-0,4%; +2,6% il tendenziale).
Servizi di telefonia e di comunicazione: si rileva un aumento congiunturale nei servizi di telecomunicazione bundle (+1,2%; +5,4% il tendenziale), per effetto di aumenti su alcuni pacchetti offerti, e, in misura minore, nei servizi di telefonia mobile (+ 0,1%;+ 0,2% il tendenziale) e nei servizi internet su rete mobile (+0,1%; +0,1% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si registra una diminuzione congiunturale dei voli nazionali (-7,5%; +4,2% il tendenziale), di quelli intercontinentali (-4,9%; +2,2%) e di quelli europei (-0,1%; +8,5% il tendenziale). La diminuzione dei voli nazionali dipende sia dai vettori tradizionali sia da quelli low cost, con variazioni più ampie per quelli tradizionali. Alla diminuzione dei voli intercontinentali contribuiscono tutte le direttrici di traffico, con variazioni maggiori delle rotte verso il continente americano. La diminuzione dei voli europei, invece, è sintesi della variazione di segno opposto dei vettori tradizionali, che diminuiscono, e di quelli low cost, che aumentano. Si rileva, inoltre, una diminuzione dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (-0,6%; +5,1% il tendenziale), a causa della maggiore disponibilità delle offerte commerciali per il servizio intercity e intercity notte. Si registra infine una lieve diminuzione del trasporto per vie d’acqua interne (-0,1%; 0,0% il tendenziale) a fronte di un aumento del trasporto marittimo (+0,2%; +8,8% il tendenziale), che è sintesi della variazione di segno opposto delle destinazioni interne, che diminuiscono, e delle destinazioni verso l’estero, che aumentano.
Attività turistiche e ricreative: in termini congiunturali, anche su tutta la filiera turistica si riscontra una diminuzione dei prezzi, con i pacchetti vacanza che calano a livello nazionale (-0,1%; +13,4% il tendenziale) e internazionale (-0,1%; +0,7% il tendenziale). Diminuiscono anche i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli delle gioventù e simili (-1,0%; +0,9% il tendenziale) e degli agriturismi (-2,0%). Tra le attività ricreative registrano una diminuzione gli impianti di risalita (-0,7%; +6,7% il tendenziale).
Cultura: si registra un aumento per gli abbonamenti pay tv e video in streaming (+1,9% il congiunturale e +7,9% il tendenziale), per effetto di incrementi di prezzo da parte di alcuni operatori; le contenute variazioni congiunturali relative ai quotidiani (+0,2%; +7,3% il tendenziale per i quotidiani nazionali e rispettivamente -0,1% e 3,6% per quelli locali) e ai periodici (-0,4%; +3,9% il tendenziale) sono riconducibili ad una differente offerta di allegati.