Non ci sarà il si del Cipess al Ponte sullo Stretto entro il 30 dicembre. Il Comitato presieduto da Giorgia Meloni si riunirà entro il 2024 ma il si dovrà slittare almeno a gennaio, probabilmente il 15.
Ci sono tre aree che fanno parte della zona a protezione speciale tra quelle toccate dai lavori del ponte, dunque bisogna trovare soluzioni che prevedano opere compensative che mitighino l’impatto ambientale.
Non dovrebbe comunque fermarsi il cammino verso la grande opera. Ci sarà un passaggio in cui verrà chiamata in causa la Commissione europea, che dovrebbe concedere una deroga sulle regole.
Così si esprime il Comitato No Ponte Capo Peloro:
“Per mesi i sipontisti hanno spammato la cartina che vedete in foto spacciandola come se fosse la tavola della Legge. Ed ora si viene a sapere che il Cipess non potrà approvare il 30 dicembre prossimo il progetto definitivo del ponte proprio per l’impatto che il ponte ha su Capo Peloro e l’area dello Stretto violando tra l’altro i vincoli di ben tre ZpS. E’ quello che hanno sempre detto i nopontisti ed anche di recente la stessa Commissione Via-Vas che ha espresso Vinca negativa (si avete letto bene “negativa”), per l’impatto sulle ZPS “Costa Viola”, “Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi”, “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina Stretto”. Che succede ora? La parola passa alla Commissione Europea. La lotta continua, buon anno di resistenza a tutte/i.”