Il segretario provinciale del Partito Democratico messinese, Armando Hyerace, interviene con le sue considerazioni sulle notizie che vedono un importante riavvicinamento tra lo schieramento siciliano di centrodestra guidato da Renato Schifani e il leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca, a seguito della recente conferenza stampa congiunta tra il sindaco di Messina Federico Basile, il primo cittadino di Taormina e il presidente della Regione Siciliana.
“Purtroppo, chiudiamo l’anno in bruttezza, con delle conferme che ci arrivano dai soliti noti che, pur di non perdere voti e rischiare di
rimanere ai margini della vita politica, si appattano e si uniscono anche col proprio peggior nemico”, esordisce Hyerace.
“E dico nemico non a caso, poiché pur ritenendo al livello personale che la
contrapposizione politica possa e debba essere tra rispettosi antagonisti e mai tra nemici, le due figure che oggi si sono sperticate in reciproci complimenti, annunciando non meglio identificate condivisioni d’intenti, si sono letteralmente fatte la guerra dicendosene e facendosene di ogni. Ma finché fossero solo parole si tratterebbe di un discutibile modo di intendere la campagna elettorale. Giacché sono state anche le azioni a porli su piani di contrapposizione netta, gli effetti di anni di braccio di ferro tra amministrazione deluchiana e governo regionale di centro destra sono tangibili, e a discapito della nostra comunità”, prosegue il segretario PD.
“Oggi, improvvisamente, Schifani e De Luca si presentano come amici del cuore che, insieme, promettono di portare avanti le priorità dei cittadini siciliani…vorremmo allora chiedere a De Luca quali sarebbero queste priorità da condurre assieme ai ritrovati colleghi del centrodestra: parliamo dell’autonomia differenziata, che De Luca stesso ha fortemente
criticato? Del ponte sullo Stretto, verso il quale sempre da De Luca sono arrivati ultimamente pesanti rilievi? Della sanità pubblica, che questo governo regionale continua a depotenziare sempre più a vantaggio dei privati? Della risoluzione del problema idrico le cui colpe, anche per la situazione di Messina, sono state attribuite, sempre da De Luca e dal suo movimento, alle carenze gestionali della regione? O forse, questo improvviso ritorno di fiamma ha a che fare con quanto si è consumato nell’ultima finanziaria regionale che con l’ormai famoso maxiemendamento ha sancito il trionfo della discrezionalità nell’utilizzo di fondi pubblici a discapito delle procedure di trasparenza e imparzialità e di qualsivoglia priorità?” incalza l’esponente PD.
“Quanto accaduto non può e non deve limitarsi all’indignazione.
In questo desolante quadro, che rappresenta un palese insulto all’intelligenza -continua Hyerace- il Partito Democratico sa qual è il proprio ruolo e muove nella direzione dell’alternativa a certe logiche che guardano esclusivamente e palesemente alla creazione di alleanze di necessità pur di preservare quote di potere, in barba al ruolo di servizio che è proprio della politica”.
“Chiusa la fase congressuale, siamo pronti a strutturarci in modo credibile, solido e responsabile, per guardare alle sfide di oggi e di domani per la costruzione di un’alternativa di governo a livello locale, regionale e nazionale” conclude Hyerace.