Si accende la tensione tra il consigliere comunale Alessandro Russo e l’amministrazione di Messina sulla gestione dei tirocini formativi per l’inclusione sociale.
Russo, attraverso un’interrogazione ufficiale, ha sollevato preoccupazioni sul destino dei percorsi attivati dal Comune e dalle partecipate Messina Social City (MSC) e ATM, chiedendo chiarezza su eventuali proroghe o soluzioni per i partecipanti alla scadenza dei tirocini.
Nella sua interrogazione, il consigliere ha evidenziato che molti tirocinanti si trovano in condizioni di disagio economico e sociale e che il termine dei percorsi, previsto nelle prossime settimane, genera incertezza e preoccupazione.
Tra le sue domande:
Russo ha anche ricordato che in precedenza il Comune, in occasione di sit-in sindacali, aveva rassicurato verbalmente i tirocinanti sulla continuità dei progetti, senza però fornire alcun atto ufficiale a supporto di queste dichiarazioni.
In risposta, come abbiamo riportato qui (link), MSC e ATM hanno emesso stamane un comunicato in cui chiariscono che i tirocini previsti nell’ambito del progetto “Completamento Percorsi Nuovi dell’Abitare” continueranno fino ad agosto 2025.
Le aziende hanno invitato la cittadinanza a fare riferimento esclusivamente alle comunicazioni ufficiali condivise con il Comune, sottolineando che altre fonti non autorizzate non sono attendibili.
Il consigliere del Partito Democratico, affidando alla nostra testata una risposta alle dichiarazioni delle due partecipate, su nostra richiesta, ha definito il loro comunicato “fumoso e inconludente” e “privo di reali risposte”.
Secondo l’esponente del civico consesso, il documento non specifica:
“Questo comunicato – ha dichiarato – non fa altro che coprire le lacune di gestione e silenziare un’interrogazione legittima. Non offre alcuna certezza ai tirocinanti, che continuano a vivere nell’incertezza sul proprio futuro lavorativo”.
Il consigliere ha ribadito la necessità di risposte concrete:
“Servono atti amministrativi che confermino le proroghe e garantiscano la sicurezza lavorativa dei tirocinanti. Non bastano dichiarazioni pubbliche fatte per propaganda”.
L’intera vicenda sottolinea una questione sociale cruciale per Messina, dove decine di persone rischiano di perdere un’importante occasione di inclusione lavorativa.