L’onorevole Anthony Barbagallo (PD) ha presentato un’interrogazione a risposta orale (n. 3/01812) indirizzata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L’interrogazione riguarda la controversa revoca del sub-commissario Marcello Scurria, coinvolto nel progetto di risanamento delle baraccopoli di Messina.
Il contesto normativo
Barbagallo ripercorre l’iter della vicenda. L’articolo 11-ter del decreto-legge n. 44 del 2021 aveva previsto uno stanziamento di 100 milioni di euro per il ricollocamento abitativo delle persone residenti nella baraccopoli di Messina, affidando il compito al prefetto di Messina come commissario straordinario del Governo. Successivamente, con il decreto-legge n. 198 del 29 dicembre 2022, tale funzione è stata trasferita al presidente della Regione Siciliana, che ha nominato l’avvocato Marcello Scurria come sub-commissario, conferendogli il mandato fino al 31 dicembre 2024, poi prorogato al 31 dicembre 2025.Il sub-commissario aveva il compito specifico di gestire la costruzione e l’acquisto degli alloggi da destinare ai cittadini coinvolti nel processo di ricollocamento.Il caso dell’asta e le polemicheNel dicembre 2024, Scurria ha partecipato a un’asta giudiziaria per l’acquisto di immobili da destinare al piano di risanamento. L’offerta presentata dalla struttura commissariale corrispondeva al prezzo base stabilito nell’avviso di vendita. Anche il Comune di Messina aveva partecipato all’asta, ma con un’offerta inferiore. Alla fine, la struttura commissariale si è aggiudicata la proprietà.Tuttavia, il sindaco di Messina ha contestato l’operato del sub-commissario, denunciando un presunto danno erariale e una concorrenza sleale da parte della struttura commissariale. Questa polemica ha suscitato un forte dibattito mediatico.
La revoca del sub-commissario
In seguito alle polemiche, il commissario straordinario ha deciso di revocare l’incarico di Scurria, motivando la scelta con un presunto “omesso raccordo preventivo” che avrebbe impedito di trovare una sintesi condivisa nell’interesse pubblico. Tale decisione è stata fortemente criticata sia da rappresentanti politici che dall’opinione pubblica locale, considerandola una scelta ingiustificata e dannosa per il progetto di risanamento.
L’interrogazione
Nella sua interrogazione, l’onorevole Barbagallo ha chiesto al Presidente del Consiglio di chiarire le motivazioni della revoca del sub-commissario e di valutare l’opportunità di avviare un’indagine ispettiva per verificare la correttezza e la legittimità delle procedure amministrative adottate dal commissario straordinario del Governo. L’interrogante ha sottolineato come tale revoca, a suo avviso, rappresenti un’azione censurabile e lesiva del decoro istituzionale del presidente della Regione Siciliana, ritenendo la decisione “sbagliata ed incomprensibile”.