Le recenti disposizioni del sub-commissario per il risanamento di Messina, l’ingegnere Santi Trovato, hanno sollevato aspre polemiche e preoccupazioni politiche. In particolare, i consiglieri del PD Felice Calabrò e Alessandro Russo hanno denunciato, attraverso una nota stampa, quello che definiscono un “pasticcio assurdo del centrodestra” legato alle procedure di assegnazione degli alloggi per le famiglie più fragili.
Il contesto della polemica
Al centro delle critiche vi è l’ordinanza n. 01/2025 emanata dal sub-commissario Trovato, che stabilisce la trasmissione dell’elenco dei soggetti fragili richiedenti alloggi entro il 28 gennaio 2025. Tale decisione prevede che i soggetti fragili abbiano priorità nell’ambito del bando ERP – Emergenza Casa, gestito dal Comune di Messina.Secondo Calabrò e Russo, questa disposizione crea una pericolosa sovrapposizione tra due distinte graduatorie di assegnazione alloggi:
- La graduatoria per il risanamento urbano, regolamentata da normative di settore che puntano allo smaltimento delle aree degradate;
- La graduatoria ERP (Emergenza Casa), disciplinata dal regolamento comunale recentemente approvato e dedicata a situazioni di emergenza abitativa.
Il rischio per le famiglie fragili
I consiglieri denunciano che questa commistione di criteri potrebbe avere conseguenze gravi, penalizzando proprio le famiglie più bisognose. Il rischio concreto è che l’intreccio delle graduatorie allunghi i tempi di assegnazione degli alloggi, complicando ulteriormente una situazione già difficile.Inoltre, fanno notare che il recente bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi popolari, emanato dal Comune di Messina, esclude esplicitamente i soggetti già presenti nella graduatoria del risanamento. Questo conflitto normativo crea confusione e rischia di rallentare l’intero processo di assegnazione.
Un problema di coordinamento istituzionale
Calabrò e Russo sottolineano inoltre una forte mancanza di sinergia tra la struttura commissariale e quella comunale. A loro avviso, l’adozione dell’ordinanza da parte del sub-commissario è avvenuta senza il necessario confronto con gli organi amministrativi e politici locali, aggravando ulteriormente la situazione.
La richiesta di revoca
Alla luce delle criticità evidenziate, i due consiglieri chiedono con urgenza la revoca dell’ordinanza del sub-commissario Trovato. Sostengono che tale misura sia necessaria per evitare possibili ricorsi legali e garantire che le procedure di assegnazione degli alloggi possano proseguire in modo efficace e senza penalizzare le famiglie più fragili.