Uil Messina interviene sulla chiusura dell’ufficio postale della frazione di Gala, a Barcellona Pozzo di Gotto, che appare al sindacato come una nuova “penalizzazione” per il Comune tirrenico.
“Non c’è pace per i cittadini di Barcellona, seconda città della provincia di Messina, i quali, dopo avere subito l’evidente penalizzazione, ai limiti della chiusura, dell’ospedale, e la gravissima decisione che punta all’eliminazione della sede dell’Inps, sono, oggi, costretti a subire il tentativo di una nuova inaccettabile spoliazione. Infatti, l’ufficio postale della frazione Gala, sito in via Mercurio, è nei fatti, ormai da lungo tempo chiuso e la sua riapertura viene sempre posticipata. L’Ufficio Postale di Gala è sempre stato un punto di riferimento vitale per tutta la sua cittadinanza e per quella delle tante frazioni limitrofe, nonché, in primo luogo, per gli anziani e i pensionati. Pertanto, la sua chiusura rappresenta un grave disagio per tutta la popolazione della frazione collinare che ora si trova in uno stato di incertezza appesantito dalle gravi difficoltà provocate da quest’ennesima decisione assunta contro il semplice buon senso” ha affermato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.
“E’ opportuno ricordare che, prima di questa lunga chiusura, il servizio postale era garantito in maniera intermittente: qualche giorno la settimana e nei giorni di pagamento delle pensioni. In tal senso, i reiterati annunci che comunicavano la riapertura dell’ufficio postale sono stati puntualmente smentiti poiché le serrande sono sempre rimaste abbassate. Come se non bastasse, sembrerebbe che l’ennesima data di riapertura ipotizzata, il 1° aprile, non sarà rispettata. Tenuto conto che parliamo della giornata delle burle per antonomasia, possiamo affermare che si tratta di uno scherzo di pessimo gusto poiché colpisce pesantemente la comunità di Gala e tutta la città di Barcellona. La Uil, ancora una volta, è coerentemente in prima linea per la difesa di un territorio che, nel colpevole e connivente silenzio delle Istituzioni, viene sempre più penalizzato e depauperato” ha così concluso Tripodi.