Nomisma: mercato immobiliare a Messina in crescita

Redazione

Nomisma: mercato immobiliare a Messina in crescita

giovedì 27 Marzo 2025 - 13:21

L’Indice di performance di compravendita delle abitazioni, dopo aver stazionato quindici anni consecutivi in territorio negativo, nel 2025 ha cambiato repentinamente. Questa performance è stata sorretta dalla positiva dinamica dei prezzi e dalla convergenza tra domanda ed offertaè quanto emerge dall’analisi del 1° Osservatorio Immobiliare 2025 di Nomisma dedicato ai mercati intermedi.Il mercato residenzialeNonostante il 2024 si sia concluso con un decremento tendenziale delle compravendite, scese a 2.390 dopo che nel 2023 era stato toccato il picco del decennio, il mercato immobiliare messinese ritrova un certo dinamismo. Questa tendenza è riconducibile prevalentemente alla diminuzione dello sconto richiesto in fase di trattativa che si attesta al 13%, il livello più basso degli ultimi quindici anni. Si accorciano anche i tempi medi di vendita (8 mesi) e di locazione (3 mesi) stimolati da una domanda che si è mantenuta sostenuta e articolata nelle richieste. Nel primo trimestre del 2025 si sono delineati i segni di una ripresa del ciclo immobiliare, preannunciata da prezzi di acquisto in crescita (+0,6% la variazione annuale nel nuovo e per le abitazioni di ottimo stato e +0,7% per l’usato). Crescono del +1,5% annuale i canoni di locazione relativi alle abitazioni usate. Il rialzo si ripartisce in misura pressocché identica tra centro e periferia.Il mercato non residenziale Nel comparto direzionale le compravendite sono influenzate molto più che in passato da una domanda che, condizionata da smart working ed orari di lavoro flessibili, è sempre più differenziata, sia per la dimensione degli spazi richiesti che per la localizzazione degli stessi. La principale variabile che ha condizionato l’andamento del mercato degli uffici ad inizio 2025 è riconducibile al tasso di sconto che, scendendo al 15,5%, ha toccato i livelli più bassi dell’ultimo decennio. Nel perimetro urbano, il calo dei prezzi di compravendita degli uffici (-1%) è generalizzato e risulta più accentuato nel Business District (-1,3%) rispetto alle altre aree cittadine. Le locazioni registrano invece una situazione di stagnazione che è però riconducibile all’andamento dicotomico tra il Business District, con consistenti variazioni negative dei canoni (-1,8%), rispetto al centro (+0,6%) e alla periferia (+0,9%) dove le quotazioni dei canoni sono in crescita.Considerando il comparto commerciale a inizio 2025 i tempi di vendita dei negozi rimangono stabili a 9,5 mesi (periodo più breve degli ultimi dieci anni). Contestualmente, si è assistito ad una più accentuata convergenza tra prezzi richiesti e prezzi effettivi, che si è concretizzata in una discesa del tasso di sconto al livello più basso dell’ultimo decennio, pari al 15,5%. I prezzi medi di vendita dei negozi sono rimasti invariati, in conseguenza però di un andamento contrapposto tra il centro, dove si è registrato un calo del -1% e la periferia, caratterizzata da un andamento dei prezzi di intensità quasi identica, ma segno opposto (+0,7%).Le previsioni sul mercato residenzialeGli operatori, per i prossimi mesi del 2025, si dichiarano scettici sulla ripresa del ciclo immobiliare prevedendo compravendite stazionarie a fronte di prezzi in calo. Concordano, invece, su un andamento ancora soddisfacente delle locazioni, con affitti in crescita e canoni in leggero rialzo per un’offerta strutturalmente più contenuta rispetto alla domanda potenziale.

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