“Doveva essere l’ultima”, in piazza per Sara

Ieri una folla di studentesse e studenti si sono ritrovati alla Galleria Vittorio Emanuele a Messina per ricordare, tra tristezza e rabbia, Sara Campanella, la giovane studentessa dell’Università di Messina originaria di Misilmeri, vittima dell’ennesimo femminicidio.

Dalla Galleria è partito un corteo, organizzato da Non una di Meno, Unione degli universitari e Rete degli studenti medi. Le tre realtà avevano lanciato un appello subito raccolto da tantissimi. “Doveva essere l’ultima”. Recitava con amarezza l’appello. “Per Sara per Tutte” si leggeva ieri sera nei tanti cartelloni agitati dai giovani della manifestazione.

“Ci unianmo al cordoglio dei famigliari e degli amici, siamo scesi in piazza per fare rumore, perché il silenzio ci ha stancato e non ci rappresenta – ha dichiarato Caterina La Rocca, coordinatrice della Rete degli studenti Messina -Sara, che è stata uccisa ieri pomeriggio nella nostra città, il silenzio non lo merita. Vogliamo l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole e nelle università, ogni giorno abbiamo le prove di quanto sia importante e necessario educarei giovani e le giovani per sradicare la cultura patriarcale a partire dai luoghi di formazione. Tutte ci siamo dette potevo essere io, le istituzioni e la società civile devono dimostrare una presa di coscienza collettiva. La lotta transfemminista non si può fermare, deve essere condivisa da tutte e tutti e deve essere intersezionale.”

Greta Grasso, Unione degli Universitari, referente con delega alle questioni di Genere, ha affermato:

“Avremmo voluto e abbiamo fatto richiesta, che le lezioni di ieri fossero state sospese per tutti i corsi. É necessario ricordare Sara, una ragazza poco più grande di me, che è stata uccisa in pieno pomeriggio in una zona di Messina in cui tutti passano per andare a scuola, all’università o perché ci abitano. Potevo essere io, potevamo essere tutte e non è accettabile, nè ci possiamo abbattere, la lotta deve continuare, per delle aule e universitarie sicure”

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