Perdere i chili in eccesso già da piccoli, fa guadagnare anni di vita in buona salute da grandi, riducendo il rischio di mortalità e malattie cardiometaboliche. Uno studio condotto dal Karolinska Institutet ha infatti dimostrato che un intervento precoce sugli stili di vita, da bambini o adolescenti, quando l’obesità, non è ancora grave, può portare a una riduzione fino all’88% del rischio di morte prematura da adulti. I risultati, pubblicati di recente sulla rivista JAMA Pediatrics, evidenziano anche che i bambini e gli adolescenti che perdono peso hanno un rischio inferiore del 58% di sviluppare il diabete di tipo 2, del 69% di soffrire di colesterolo alto e del 60% di avere la pressione alta, una volta diventati adulti. L’adozione tempestiva di uno stile di vita sano è dunque determinante per migliorare la salute futura. È questo il messaggio che gli specialisti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica(SIEDP) rilanceranno il prossimo sabato 5 aprile con la nuova edizione di “Bambini in piazza per la salute”, una manifestazione promossa in collaborazione con l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) e il supporto della Croce Rossa Italiana.
“Almeno il 40% dei bambini con l’obesità presenterà ancora la malattia in età adulta con un aumento del rischio di mortalità nel lungo periodo – dichiara Margherita Wasniewska, Direttore dell’UOC di Pediatria dell’Azienda Policlinico di Messina e membro del Direttivo della SIEDP-. Ad oggi in Italia, si stima che l’obesità è presente nel 10% dei bimbi, circa 700.000 fra 5:15 anni, di questi oltre 32.000 sono a Napoli. È dunque fondamentale non sottovalutare il problema e soprattutto non rimandare l’attuazione di interventi sullo stile di vita mirati alla perdita del peso in eccesso”.