“Fondamentali sono state la stretta sinergia, le risorse e l’esperienza messe in campo dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalle Fiamme Gialle labroniche attraverso una quotidiana e metodica azione svolta diuturnamente sulle merci in arrivo e in transito dal porto di Livorno – si legge in una nota -. Sulle piazze di spaccio lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 500 milioni di euro. Lo stupefacente, campionato e analizzato dal laboratorio della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato già distrutto presso un inceneritore in Toscana”.
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e dalla Procura della Repubblica di Livorno.
– Foto ufficio stampa Agenzia Dogane e Monopoli –
(ITALPRESS).