“L’Era del Totalitarismo Soft”: riflessioni di Dario Caroniti e Carlo Lottieri in conferenza a Messina

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“L’Era del Totalitarismo Soft”: riflessioni di Dario Caroniti e Carlo Lottieri in conferenza a Messina

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giovedì 10 Aprile 2025 - 11:39

Il professor Dario Caroniti, nella giornata di ieri, ha tenuto una conferenza dal titolo “L’Era del Totalitarismo Soft”, ispirata all’omonimo libro del professor Carlo Lottieri, anch’egli presente all’evento.

Caroniti ha aperto l’incontro illustrando il percorso che lo ha condotto, insieme a Lottieri, a riflettere sul concetto di Totalitarismo Soft nel contesto contemporaneo.

Durante la pandemia da Covid-19, i due studiosi hanno condiviso opinioni e riflessioni per analizzare le possibili conseguenze delle normative anti-Covid. Secondo Caroniti, tali norme – pur essendo motivate e sostenute dalla maggior parte dei partiti politici – andavano a limitare le libertà individuali sancite dalla Costituzione.

Perché, allora, non vi è stata una reazione popolare? A questo proposito, Caroniti ha richiamato un’antica locuzione latina: “Salus populi suprema lex esto”, ovvero: “Il bene del popolo sia la legge suprema”. Lo Stato, dunque, giustifica determinate decisioni sostenendo di agire nell’interesse collettivo durante un periodo di emergenza.

Tuttavia, ci si chiede: è possibile, in una democrazia come quella italiana, che i cittadini vengano delegittimati nel loro diritto di parola, di voto, di espressione? Secondo Caroniti, sì. In un contesto in cui la rappresentanza politica è in crisi e gli elettori faticano a identificare chiaramente i propri rappresentanti, è inevitabile che la popolazione stessa non percepisca tale delegittimazione.

In situazioni simili, possiamo ancora parlare di “Stato” nel senso tradizionale del termine, o è necessario adottare una definizione più adeguata? Lottieri suggerisce che il concetto più appropriato sia quello di Stato d’Eccezione, poiché ci si trova a fronteggiare eventi eccezionali che mettono in crisi l’ordinamento politico: si pensi agli attentati dell’11 settembre 2001, alla crisi finanziaria del 2008, alla pandemia del 2019, al cambiamento climatico e al conflitto tra Ucraina e Russia.

Come risponde, allora, il sistema politico a tali sfide? Secondo Lottieri, negli ultimi anni si è ricorso al Totalitarismo Soft proprio per affrontarle. Si tratta di un totalitarismo “soft” perché il popolo non si rende conto di quanto accade attorno a sé; e “totalitario” perché, diversamente dall’autoritarismo – che impone l’obbedienza attraverso la forza – manipola interiormente la popolazione.

Lo fa imponendo codici etici che generano eccezioni, annullano la regola e trasformano la società, inducendola ad “amare il Grande Fratello”, divenendo così il riflesso stesso del potere sovrano.

Una volta conquistata la società e privati i cittadini dei loro diritti, le istituzioni politiche espandono il proprio potere quasi illimitatamente. Come conclude Lottieri, ciò avviene anche perché si tende a confondere il diritto con la legislazione – intesa come l’insieme delle decisioni prese dalle istituzioni – generando una perdita di sovranità da parte della società, che invece andrebbe tutelata e restituita.

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