Il Consiglio Comunale di Messina ha dato il via libera ieri al nuovo contratto di servizio tra il Comune e l’ATM S.p.A., che disciplinerà per i prossimi dieci anni il trasporto pubblico locale e i servizi accessori.
La delibera è stata approvata con 13 voti favorevoli (Sud Chiama Nord), 7 contrari (PD, FdI, Di Ciuccio, Villari) e 10 astenuti (Lega, Democrazia Cristiana, Ora Sicilia e Buonocuore).
Il contratto prevede un incremento della produzione chilometrica da parte dell’azienda trasporti: si passerà dagli attuali 6,1 milioni a circa 6,5 milioni di chilometri annui entro il 2034. Un obiettivo ambizioso, che mira a migliorare la copertura del servizio sull’intero territorio comunale, con particolare attenzione ai collegamenti con le zone collinari.
Novità anche per quanto riguarda la rete tranviaria. ATM e Comune hanno confermato la volontà di potenziare il servizio, garantendo nei primi due anni l’attivazione di navette sostitutive su gomma durante il periodo di ammodernamento della linea. L’obiettivo dichiarato è rendere il tram più efficiente e meglio integrato con il resto del sistema di trasporto pubblico.
In aula si è discusso anche del coinvolgimento di operatori terzi: a partire dal 2026, il 10% dei servizi potrà essere esternalizzato, secondo quanto previsto dalle normative nazionali.
Il dibattito non è stato privo di momenti di confronto serrato. Respinti due emendamenti proposti dal Partito Democratico che puntavano ad aumentare il controllo del Consiglio comunale sulle convenzioni stipulate da ATM. Approvato invece un emendamento del consigliere leghista Cosimo Oteri, legato agli interventi di risanamento urbano.
Critiche sono arrivate dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, che ha espresso dubbi sulla durata decennale del contratto, auspicando una durata più breve, tra i 3 e i 5 anni. Il vicesindaco Salvatore Mondello ha però ribadito che la durata è coerente con gli investimenti previsti e garantisce stabilità per la pianificazione dei servizi.