Una diffida formale è stata inviata al CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) da parte dell’on. Angelo Bonelli, deputato e co-portavoce nazionale di Europa Verde-Verdi. L’atto, datato 15 aprile 2025, riguarda il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, ovvero il controverso Ponte sullo Stretto.
Secondo Bonelli, l’intera procedura presenta “gravi vizi” e un’incompletezza sostanziale che renderebbero illegittima qualsiasi approvazione da parte del Comitato. In particolare, l’On. Bonelli sottolinea come il progetto definitivo non risulti conforme al progetto preliminare approvato con delibera CIPE 66/2003, né ottemperante alle numerose prescrizioni ambientali, tecniche e normative precedentemente impartite.
Tra i punti più critici evidenziati:
- Parere ambientale VIA positivo, ma VIncA negativo da parte della Commissione Tecnica VIA-VAS del MASE, a causa dell’impatto significativo su siti protetti Natura 2000.
- Prescrizioni CIPE non ottemperate: solo 2 su 27 sono state completamente soddisfatte; molte risultano ancora “in attesa” di verifica.
- Mancanza di una valutazione di soluzioni alternative al ponte a campata unica, nonostante documenti ufficiali ne suggerissero di “più convenienti” sia economicamente che ambientalmente.
- Assenza del parere obbligatorio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nonostante il costo dell’opera superi i 15 miliardi e la sua complessità tecnica richieda espressamente una valutazione di merito.
“La procedura di VIA riaperta nel 2024 conferma quanto già emerso nel 2013: impatti ambientali gravi e non mitigati, assenza di alternative analizzate, prescrizioni inadempiute. Non è possibile procedere in queste condizioni”, afferma Bonelli nel documento.
La diffida si chiude con un invito formale al CIPESS a sospendere l’iter di approvazione e un avvertimento: in caso contrario, saranno avviate azioni legali a tutela degli interessi collettivi e ambientali.Il caso è destinato a sollevare ulteriori tensioni politiche e istituzionali sul progetto del Ponte, la cui fattibilità resta oggetto di acceso dibattito non solo sul piano tecnico, ma anche ambientale, sociale ed economico.