Da oltre un mese, un continuo e preoccupante flusso di liquami fangosi e maleodoranti si riversa nel tratto di mare compreso tra Terme Vigliatore e Barcellona Pozzo di Gotto, attraverso il torrente Patrì. Le acque costiere barcellonesi si presentano oggi grigiastre, torbide, visibilmente malsane. Non si tratta solo di decoro o immagine, già compromessi da un lungomare mai valorizzato e ormai da anni in rovina. Si tratta di salute pubblica, sicurezza ambientale e responsabilità amministrativa.
Con l’estate alle porte e l’assenza del Pronto Soccorso a Barcellona, non è difficile immaginare lo scenario: un’emergenza sanitaria che rischia di esplodere proprio nei mesi in cui la costa dovrebbe accogliere residenti e turisti.
Per questi motivi, Azione chiede con urgenza alle amministrazioni comunali e agli enti preposti di disporre immediatamente una verifica puntuale dello stato di inquinamento del torrente Patrì ed analisi approfondite sulla pericolosità della balneazione ma anche provvedimenti tecnici e amministrativi adeguati a contenere e risolvere il fenomeno.
Nel frattempo, il partito di Carlo Calenda invita alla massima cautela i cittadini, in particolare le famiglie con bambini e le persone fragili, nell’avvicinarsi a tratti di costa evidentemente compromessi.Per un bagno in acque limpide si può puntare su Milazzo.
“Basta armarsi di pazienza, un po’ di musica e magari un cambio gomme. Anche quest’anno il giro sarà largo e il mare lontano”, concludono Andrea Ferrara, segretario provinciale di Azione Messina e Fabrizio Zingales, segretario cittadino di Azione Barcellona PdG.