Consiglio straordinario sull’acqua a Messina: tra richieste di chiarezza, controlli in corso e nuove mobilitazioni

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Consiglio straordinario sull’acqua a Messina: tra richieste di chiarezza, controlli in corso e nuove mobilitazioni

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martedì 29 Aprile 2025 - 12:46

Si è svolto ieri, a Palazzo Zanca, il Consiglio Comunale straordinario dedicato alla questione dell’acqua non potabile a Messina. Alla seduta, convocata su richiesta dei gruppi di opposizione, con prima firmataria Antonella Russo (PD) assieme ad altri 15 consiglieri, hanno partecipato il sindaco Federico Basile, l’assessore ai Servizi Pubblici Essenziali Massimiliano Minutoli, il presidente di AMAM Paolo Alibrandi, il direttore generale dell’Asp Giuseppe Cuccì, e rappresentanti del comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”. Una seduta molto partecipata e attesa, alla quale ha assistito anche un folto pubblico.

Il nodo dell’ordinanza ancora in vigore

Ad aprire i lavori è stata la consigliera del Partito Democratico Antonella Russo, che ha denunciato la mancanza di chiarezza da parte dell’amministrazione.

«È surreale – ha affermato – dire che l’acqua è conforme ai parametri e contemporaneamente mantenerne il divieto d’uso potabile. Se i dati ci sono, si revochi l’ordinanza».

Russo ha inoltre chiesto spiegazioni sulla regolarità urbanistica dei pozzi di Briga e Mili, sollevando dubbi sulla distanza da cimiteri e condotte fognarie, come previsto dalla legge.

Basile: “Non possiamo agire senza l’ok dell’Asp”

Il sindaco Federico Basile ha risposto confermando che i parametri microbiologici e chimici rilevati da AMAM sui pozzi attivati a partire da settembre 2024 sono “conformi”, ma ha ribadito che il Comune non può revocare l’ordinanza senza il parere definitivo dell’ASP.

«Ci muoviamo con prudenza e responsabilità – ha detto –. Non vogliamo generare false aspettative nei cittadini».

Il primo cittadino ha anche evidenziato come l’amministrazione abbia scelto la strada della cautela, in attesa dei completamenti procedurali imposti dalle norme sanitarie.

ASP: un solo pozzo è già idoneo, altri in fase di verifica

A confermare la posizione del sindaco è stato il direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì.

«Al momento – ha spiegato – soltanto il pozzo “Cucinotta” ha ricevuto l’idoneità sanitaria provvisoria. Gli altri sono ancora oggetto di monitoraggio e verifiche».

Cuccì ha ricordato che la potabilità non dipende solo dalla qualità dell’acqua, ma anche dalla sicurezza degli impianti. «L’Asp – ha assicurato – continuerà con i controlli, accelerando le valutazioni».

AMAM: dati trasmessi, ma la comunicazione è stata difficile

Il presidente dell’AMAM, Paolo Alibrandi, ha confermato che l’azienda ha effettuato campionamenti regolari e che i dati sono stati trasmessi alle autorità.

«Il problema – ha ammesso – è stato comunicare in modo chiaro, evitando allarmismi. Ma nessuna informazione è stata nascosta».

L’AMAM ha inoltre promesso maggiore trasparenza sulla pubblicazione dei risultati delle analisi.

Le critiche dell’opposizione

Il capogruppo del PD, Felice Calabrò, ha chiesto che l’amministrazione valuti l’ipotesi di riconoscere rimborsi per i cittadini che non hanno potuto usare l’acqua per uso alimentare.

«L’acqua è un diritto – ha dichiarato – e se il servizio non è stato pienamente garantito, bisogna riconoscere questa condizione».

Anche la consigliera Russo ha insistito sulla necessità di revocare subito l’ordinanza se sussistono i requisiti.

Trischitta: “Altre città sono messe peggio”

A difendere l’operato dell’amministrazione è stato il consigliere Pippo Trischitta, che ha sottolineato come Messina, a differenza di altri comuni siciliani, abbia comunque garantito la continuità del servizio idrico.

«Altre città hanno razionato l’acqua – ha affermato – noi no. C’è stato uno sforzo importante per fronteggiare l’emergenza e questo va riconosciuto».

Il Comitato: sit-in davanti all’Asp il 10 maggio

A margine della seduta è intervenuto anche il Comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”, che ha annunciato una nuova mobilitazione: un sit-in davanti alla sede dell’Asp in via La Farina, previsto per il 10 maggio. Il Comitato ha ribadito le proprie richieste: pubblicazione completa dei dati sulla qualità dell’acqua, trasparenza nella gestione del servizio e garanzie sulla sicurezza della rete idrica cittadina.

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